Su Cubaencuentro, una pubblicazione gestita da cubani in esilio, Alejandro Armengol pone in risalto la natura grossolanamente elettoralistica della riesumazione degli articoli più ridicoli (ed inapplicabili) dell’infausta legge Helms-Burton. Approvata nel 1996 sull’onda dell’emozione suscitata per l’abbattimento in acque internazionali di tre piccoli aerei di “Los Hermanos al rescate”, la Helms-Burton ha dato all’embargo forza di legge (prima era un semplice decreto che il presidente poteva revocare a piacere. E non solo non ha ottenuto risultato alcuno nella logica di “regime change” nella quale era stata concepita, ma in virtù della sua intrinseca stupidità, non è mai stata applicata – perché palesemente in contrasto con il diritto internazionale – in molte delle sue parti. Le parti, per l’appunto, che ora Donald Trump intende resuscitare. Che questa resurrezione possa produrre effetti diversi da quelli del passato, è alquanto improbabile. Ma assai probabile è che, dietro questa scelta non vi sia che un bluff elettorale – per consumo della più trogloditica parte dell’esilio di Miami in vista delle presidenziali del 2020….leggi…
Helms-Burton: un cadavere che torna a camminare
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