Scritta, cantata e trasformata in un video-clip che, in YouTube, si è all’istante trasformato in “virale”, la canzone s’intitola “Patria y vida”, in ovvia contrapposizione a quel “Patria o muerte” che del castrismo è il primo e più gettonato slogan. A cantarla sono Yotuel Romero, Descemer Bueno, il duo Gente de Zona e i “raperos” Maykel Osorbo e El Funky, alcuni dei quali sono stati, fino ad un piuttosto recente passato, convinti sstenitori del regime. In sé e per sé, non si tratta d’una gran novità. Già in passato musicisti ed artisti cubani hanno scritto canzoni critiche. La novità è che stavolta il regime ha risposto per le rime, non solo reprimendo, come da tradizione, i ribelli, ma rispondendo loro a base di editoriali e “contro-canzoni” tutte tese al riscatto del vero significato – come recita la strofa finale dell’inno nazionale cubano, scritto oltre due secoli da da Perucho Figuereido – di quella patria per la quale “morire è vivere” (morir por la patria es vivir). Un buon riassunto dell’intera vicenda è stato pubblicato da BBC-Mundo…leggi…
Alcuni altri link utili per meglio comprendere:
Il video di “Patria y Vida”
Il video di “Patria o muerte por la Vida” la canzone con la quale Raúl Torres ed alti cantanti hanno – senza troppo successo – cercato di far da contraltare a “Patria y Vida”
L’editoriale con il quale la TV cubana ha replicato al video incriminato