C’era una volta un cartello che, raffigurando un eroico bambino cubano, diceva: “señores los imperialistas, no le tenemos algun miedo”, signori imperialisti non ci fate nessuna paura. Poi, ai tempi del famoso “balserito” Elián González, vennero, al posto di quel cartello, una foresta di bandiere ed un grade palco – ribattezzato, per l’appunto, “palco antimperialista” – destinato a presiedere oceaniche manifestazione. Oggi, più di vent’anni dopo, essendo quella foresta e quel parco ormai in rovina (un po’ come tutto il resto dell’Avana), davanti alla sede dell’Ambasciata Usa, il governo cubano si appresta ad innalzare una sola bandiera. Una, ma gigantesca e fatta tutta di cemento…leggi…