Un Gianni Minà d’annata sulla questione cubana all’indomani delle proteste dell’11 luglio. Ovvero: tutta la propaganda governativa rimescolata e riproposta in uno squinternato ma molto, molto indignato minestrone (avvertimento: se siete interessati alle ragioni che hanno spinto migliaia di cubani in piazza potete tranquillamente risparmiarvi la lettura). Quattro meritatissime ubregate